Medtronic oggi in Prefettura. Il fondatore di Invatec rilancia
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Medtronic oggi in Prefettura. Il fondatore di Invatec rilancia

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Pubblicato il 12 Giugno 2018

foto del presidio Medtronic pubblicata dal quotidiano Bresciaoggi Ancora una giornata di sciopero alla Medtronic Invatec dopo l’annuncio della multinazionale di voler chiudere entro due anni i due centri produttivi presenti nel bresciano in cui attualmente lavorano oltre 300 persone. L’hanno proclamata le organizzazioni sindacali – la Femca per la Cisl – dopo l’assemblea generale dei lavoratori che ieri si è espressa in tal senso a sostegno dell’incontro che nel pomeriggio vedrà riuniti attorno al Prefetto i rappresentanti dei lavoratori, i vertici aziendali e i Sindaci di Brescia, Roncadelle e Torbole Casaglia.

 

IL FONDATORE DI INVATEC: CERCARE UN’ALTERNATIVA ALLA CHIUSURA

La novità di giornata viene da lontano, da Singapore. Il Giornale di Brescia ha infatti raggiunto telefonicamente Andrea Venturelli, il fondatore di Invatec che nel 2010 ha ceduto l’attività alla multinazionale americana Medtronic.

Ha saputo che Medtronic cesserà l’attività di Invatec nel Bresciano? chiede il giornalista.
Sì, purtroppo. Ho saputo di questa decisione dai giornali – risponde Venturelli – e non ne conosco le motivazioni. Una scelta che mi ha colto di sorpresa, mi creda: il sito di Brescia non è secondo a nessuno nel mondo ed escludo che il trasferimento delle attività in altri stabilimenti Medtronic sia motivata essenzialmente da un elevato costo del personale.

Credo sarebbe stato più appropriato e utile, prima dell’annuncio, discutere con il territorio e le istituzioni soluzioni alternative, per mantenere il patrimonio di know how e tecnologia presente in azienda. Mi auguro che non sia finita così, metto a disposizione la mia esperienza e i contatti maturati negli anni per analizzare la situazione e provare a individuare alternative con chi gestirà questa importante partita.

Quale potrebbe essere l’alternativa alla chiusura? domanda ancora il cronista.
Se Invatec non può stare all’interno di Medtronic, ad esempio, non è detto che non possa continuare ad essere un’azienda performante fuori dai confini della multinazionale, magari come suo primo fornitore e mettendo contemporaneamente il suo know how a disposizione anche di altre realtà.