Lapidei, rinnovato il contratto per gli addetti all’estrazione e lavorazione della pietra
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Lapidei, rinnovato il contratto per gli addetti all’estrazione e lavorazione della pietra

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Pubblicato il 17 Settembre 2017

Per numero di aziende e numero di addetti Brescia è tra le province della Lombardia che hanno maggiore rilievo nel settore dell’estrazione, lavorazione e commercializzazione del materiale lapideo. Per questo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro è davvero una buona notizia.

L’intesa, siglata a circa 18 mesi dalla scadenza del precedente accordo, prevede un aumento salariale pari a 100 euro (5° livello): sarà erogato in due rate, la prima con la retribuzione del mese di settembre 2017, la seconda a settembre 2018. Sempre da questo mese è prevista anche l’erogazione di un superminimo nazionale di 7 euro non riparametrato per tutte le categorie.

 

WELFARE E SANITÀ INTEGRATIVA

“Un buon risultato non solo per la parte economica”, spiega il sindacato. Il contratto prevede infatti il potenziamento dei fondi contrattuali di welfare già esistenti, in particolare sulla previdenza complementare un aumento del contributo aziendale ai lavoratori fino al 2,10% al fondo Arco e sulla sanità integrativa 13 euro mensili per tutti i lavoratori iscritti al fondo Altea.

Viene inoltre aumentato a 314 euro l’elemento di garanzia retributiva a favore dei lavoratori sprovvisti di contatto di secondo livello. Il testo prevede anche che una parte di questa somma, pari a 144 euro, possa essere impiegata, tramite accordo di secondo livello, per piani di welfare integrativo.

 

NASCE IL “CONTRATTO PER L’OCCUPAZIONE”

Il rinnovo introduce anche il Contratto per l’occupazione, “una nuova forma di contratto di assunzione, che potrà riguardare un numero di lavoratori non superiore al 10% degli occupati in azienda, che ha l’obiettivo di incentivare l’occupazione soprattutto per alcune categorie di lavoratori, in particolare disoccupati da oltre 24 mesi, lavoratori/lavoratrici fino a 36 anni e oltre i 50, assunzioni per nuove attività in imprese già esistenti che realizzino incrementi occupazionali nonché nuovi investimenti. Gli assunti con questa forma contrattuale percepiranno un salario che sarà inizialmente dell’85% nei primi 6 mesi fino al 95% dell’ultimo periodo. Se poi l’assunzione non verrà trasformata in tempo indeterminato, le differenze retributive verranno erogate all’ultimo mese di esercizio.

Nelle prossime settimane l’intesa sarà presentata ai lavoratori nel corso delle assemblee in tutti  luoghi di lavoro.