Giovedì 3 agosto entra in vigore la Legge di riforma del sistema penale che introduce nel codice il nuovo articolo 162 ter sull’estinzione di alcuni reati a seguito di condotte riparatorie. Sono i cosiddetti reati a querela remissibile che potranno d’ora in avanti essere estinti tramite un risarcimento e senza il consenso delle vittime. Tra questi anche le forme “meno gravi” di stalking. Ma è un errore grave, protestano allarmate le organizzazioni sindacali.
Ciò significa che dal prossimo settembre, alla ripresa dei processi, per molti stalker si aprirà la possibilità di estinguere il reato commesso pagando una “congrua” cifra, anche in comode rate, e senza interpellare la persona offesa.
Diventa prioritario e urgente –scrivono Cgil Cisl Uil in una nota – un intervento chiarificatore sull’articolo 162 ter affinché nessuna denuncia per il reato di stalking possa in alcun modo rientrare in una sanzione riparatoria. Le organizzazioni sindacali promettono battaglia per giungere nel più breve tempo possibile alle giuste modifiche di una norma che tende ad allentare le briglie della tutela nei confronti delle tantissime vittime di stalking.