DALLE BATTAGLIE NELLA FAVELA A QUELLE DI OGGI
IN NOME DELLA DIGNITÀ DELLA PERSONA
Figlia di migranti che dalle regioni rurali povere del Nord-Est del Brasile scesero, negli anni ’50, fino alle periferie di Rio de Janeiro e San Paolo alla ricerca di prospettive migliori di vita, Marilea Damasio è nata e cresciuta in una favela.
Si è battuta fin da adolescente per i diritti più elementari degli abitanti della favela, per ottenere corsi di alfabetizzazione, un ambulatorio medico, l’acqua, l’energia elettrica elettrica. Grazie ad una borsa di studio sostenuta da un famiglia italiana ha potuto studiare e laurearsi in storia.
E’ stata da sempre attivista dell’Azione Cattolica Operaia del Brasile (di cui è stata anche componetene del coordinamento nazionale), l‘associazione che ha rappresentato un riferimento fondamentale per la formazione dei quadri sindacali della Cut, la Centrale Unica Lavoratori, sindacato brasiliano nato in clandestinità durante la dittatura militare tra il 1964 e il 1984.