Cambiare la globalizzazione per una società solidale. L’appello del Sud del mondo
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Cambiare la globalizzazione per una società solidale. L’appello del Sud del mondo

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Pubblicato il 19 Maggio 2017

C’è una urgente necessità di convergenza di movimenti ed organizzazioni sindacali per globalizzare i diritti fondamentali dei lavoratori. Diversamente la povertà aumenterà ancora anche in Europa”. Giuseppe Marchi, segretario generale della Femca Cisl bresciana, condensa in queste poche righe la mattinata di approfondimento vissuta con Marilea Damasio, attivista brasiliana per i diritti umani e dei lavoratori, oggi segretario mondiale del Movimento Cristiano dei Lavoratori.

Di fronte al gruppo dirigente della categoria, la Damasio ha parlato della globalizzazione “con lo sguardo dell’America Latina e e dell’Africa – spiega ancora Marchi – dove lo sfruttamento delle multinazionali non produce affatto i benefici che spesso vengono accreditati”.

La responsabile internazionale del Mcl ha aggiunto che “al progetto neo liberale che vede le persone come entità in funzione del capitale, è necessario reagire con una comunione di volontà finalizzate alla valorizzazione della persona, di tutte le persone. Il rischio della divisione tra inclusi ed esclusi è più che mai visibile. Se questa eventualità dovesse radicalizzarsi sempre più dovremo fare i conti con la globalizzazione dell’inquietudine, della paura. La miseria non genera serenità”.

Da qui l’appello di Marilea Damasio: “ E’ più che mai urgente una convergenza grande di movimenti e organizzazioni che hanno come obiettivo una società solidale”. Occorre fare presto, ha concluso, perché si è accumulato già un grande ritardo.