Invatec, i sindacati alle istituzioni: politiche attive per ricollocare gli esuberi
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Invatec, i sindacati alle istituzioni: politiche attive per ricollocare gli esuberi

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Pubblicato il 5 Aprile 2017

Politiche attive per riqualificare e ricollocare i 125 dipendenti della Invatec (gruppo Medtronic) per i quali l’azienda ha aperto la procedura di licenziamento collettivo. Le chiedono le organizzazioni sindacali bresciane in una lettera inviata al Ministro dello Sviluppo economico, al responsabile delle Politiche attive del Ministero del Lavoro, al presidente della Regione Lombardia e al presidente della Provincia di Brescia. “Riteniamo importante coinvolgere tutte le istituzioni – scrivono i sindacati confederali bresciani – per poter utilizzare le politiche attive attraverso gli strumenti legislativi finalizzati alla riqualificazione e alla ricollocazione dei lavoratori che sono portatori di esperienze e professionalità che non possono essere disperse“.

Invatec é un marchio del biomedicale che fa riferimento all’americana Medtronic, con due siti produttivi a Torbole Casaglia e Roncadelle. Il piano industriale della multinazionale ha portato alla dismissione di alcune produzioni e allo spostamento di altre attività in Messico che hanno determinato la dichiarazione di esubero del personale. Una situazione affrontata ricorrendo agli ammortizzatori sociali con l’uscita volontaria dall’azienda di un certo numero di lavoratori. L’ultimo periodo di contratto di solidarietà è terminato lo scorso 23 marzo.

Nella richiesta di incontro alle istituzioni le organizzazioni sindacali sottolineano la novità emersa nelle assemblee che hanno coinvolto i dipendenti della Medtronic Invatec, con la disponibilità di un certo numero di lavoratori a ridurre da 40 a 30 ore settimanali il proprio orario di lavoro, riducendo così il numero degli esuberi.