Treccani (Cisl Scuola): generiamo valori, costruiamo comunità
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Treccani (Cisl Scuola): generiamo valori, costruiamo comunità

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Pubblicato il 24 Febbraio 2017

da sinistra: Guido Lazzaroni, Luisa Treccani, Renata Bressanelli, Attilio Boldini

Il mondo della scuola è luogo primario per la generazione di valori in grado di costruire comunità. Luisa Treccani, rieletta ieri sera al termine del congresso segretario generale della Cisl Scuola – e con lei in Segreteria Guido Lazzaroni e Attilio Boldini – ha articolato la sua relazione su questo concetto, scelto anche come slogan dell’assemblea. “La comunità si costruisce con sforzo ed impegno di tutti – ha detto – per la condivisione di valori e interessi. E comunità significa creare spunti di confronto in cui il parere di ciascuno è ascoltato, accolto e valorizzato… anche quando le visioni possono essere contrastanti ed accese”.

 

PARTECIPAZIONE ANCHE NELLA SCUOLA

Uno stile relazionale che non fa breccia, purtroppo, ai tavoli di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Eppure è quello l’ambito in cui mutuare nella scuola un’esperienza che sperimentalmente si sta portando avanti nel privato: la partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa. Perché mutuare? Perché da troppo tempo i nostri organi collegiali, collegio docenti in primis, hanno dimenticato il potere decisionale che gli compete, riducendosi a ratificare o a prendere semplicemente atto delle scelte già operate dal Dirigente Scolastico. Non osiamo pensare ad un collegio docenti che abbia potere solo consultivo e non vorremmo mai che lo stesso personale si rendesse conto della perdita a giochi fatti”.

 

UN RINNOVO CONTRATTUALE NON PIU’ RINVIABILE

Dall’ultimo rinnovo contrattuale del comparto scuola, quello del triennio 2006/2009, “tanti aspetti sono cambiati, diversi Governi e riforme si sono succeduti e il carico di lavoro del personale della scuola è cresciuto in modo esponenziale e la professionalità si è profondamente trasformata. Occorre sfruttare questo rinnovo per manifestare l’orgoglio di appartenere alla categoria scuola, per riscattare l’immagine offensiva che certa politica ha diffuso, screditando il ruolo che il personale tutto dell’istruzione e della formazione ricopre nella maturazione delle generazioni future, motore per lo sviluppo di un Paese. In particolare l’insegnante deve sentire dentro di sé quel moto di riscatto che consenta di ripristinare quell’autorevolezza, quel riconoscimento sociale ed etico di cui è stato sinonimo per molte generazioni e per la ricostruzione del nostro Paese”.

 

LE RISORSE DELLA SCUOLA VANNO REGOLATE NEL CONTRATTO

Anche gli investimenti, pure importanti, della Buona Scuola, “vanno ripensati – ha detto Treccani – dentro un contratto che delinei in modo collegiale come utilizzare tali risorse e rispetti il contesto di scuola come comunità educante: professionisti che condividono una visione, un modo di essere e di lavorare insieme, costruito sulla base di principi, di valori e di teorie, di analisi empiriche, di norme, di esperienze e di competenze”.

 

GIOVANI, PROTAGONISTI PER DAVVERO

Ascolto e condivisione sono anche le parole chiave che devono alimentare l’incontro tra il mondo del lavoro ed il mondo dell’istruzione e della formazione: “L’alternanza scuola-lavoro – ha sottolineato Treccani – deve essere una sfida vincente su cui puntare.? Alla condivisione dell’idea fa da contraltare una pessima attuazione. Per questo abbiamo promosso sul territorio un percorso di formazione per superare il gap esistente tra le competenze che occorre possedere per svolgere il ruolo di tutor aziendale dell’alternanza e quelle possedute in azienda”.
Sui giovani il segretario generale della Cisl Scuola ha preferito i fatti alle parole: “Abbiamo deciso di non scrivere che il nostro impegno è per avvicinarli e per coinvolgerli, ma abbiamo preferito agire: li abbiamo resi partecipi ad una fase delicata come quella congressuale, coinvolgendoli attivamente, attribuendogli impegni significativi, valorizzandoli e responsabilizzandoli”. Luisa Treccani non si è però limitata a ricordare gli istituti coinvolti ( Golgi, Cfp Canossa, Liceo Foppa e Hdemia Santa Giulia) ma ha voluto citare uno ad uno i giovani che stanno facendo questa esperienza”.

 

DUE PROPOSTE

In chiusura della relazione il segretario generale della Cisl Scuola bresciana ha lanciato due proposte all’insieme dell’organizzazione: avviare un processo di rendicontazione sociale per render conto agli iscritti del buon uso che si fa delle risorse, premessa doverosa per risensibilizzare ad una iscrizione partecipata, stimolo per i dirigenti sindacali alla responsabilità del proprio mandato; un sistema di tesseramento che garantisca trasparenza e correttezza nella gestione di questa dimensione molto delicata del nostro operato.