Il 27 gennaio, Giorno della memoria, Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre) trasmetterà alle ore 21 il film “Son morto che ero bambino”.
E’ il racconto del viaggio del cantautore Francesco Guccini verso Auschwitz, a bordo del Treno della memoria organizzato l’anno scorso da Cgil, Cisl e Uil Lombardia, assieme al vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e agli alunni della scuola media Salvo d’Acquisto di Gaggio Montano, in provincia di Bologna.
Il titolo del film è un verso della ormai famosissima “Auschwitz”, canzone composta dal cantautore modenese nel 1966. Grazie a questo brano tantissimi giovani di ieri e di oggi, hanno conosciuto l’orrore della Shoah.
Lunedì scorso il film è stato presentato in anteprima alla Camera dei Deputati, presenti i registi i registi Nene Grignaffini e Francesco Conversano, a presidente della Camera, Laura Boldrini, la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, Raffaella Zuccari, insegnante dell’istituto “Salvo D’Acquisto” di Gaggio Montano, monsignor Zuppi, Walter Veltroni e Sami Modiano, sopravvissuto al campo di Auschwitz.
Il testo della canzone di Guccini
Son morto con altri cento, son morto ch’ ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento….
Ad Auschwitz c’era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’ inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento…
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento…
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento…
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento…
Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà…
Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà…