I sindacati dei Pensionati Cgil Cisl Uil sono riusciti nel 2016 a firmare 125 accordi con altrettanti Comuni bresciani. Lo scrivono oggi Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp in un comunicato che fa sintesi della negoziazione sociale dello scorso anno.
Un lavoro che prosegue da anni – e cresce, visto che le Amministrazioni coinvolte sono più numerose dell’anno prima (+9%) – e raggiunge risultati attraverso l’impegno costante di moltissimi attivisti sindacali che, tramite incontri e confronti con i Comuni, concordano misure per anziani e fasce deboli della popolazione.
PIÙ DI 1.500 INTERVENTI CONCORDATI
Nonostante la carenza di risorse economiche sempre più evidente per i Comuni, sono più di 1.500 gli interventi concordati in svariati ambiti d’azione:
- i contributi economici e di sostegno al reddito come, ad esempio, quelli per le spese sanitarie, le utenze domestiche o il sostegno all’affitto; i servizi socio sanitari;
- gli interventi a favore delle persone non autosufficienti;
- il telesoccorso o le misure volte a favorire la socializzazione;
- limitazione della pressione fiscale comunale (addizionale Irpef e Tari in particolare);
- attivazione di Protocolli con l’Agenzia delle Entrate per perseguire il fenomeno evasione.
Tutto ciò che è definito viene legato a precisi requisiti, favorendo innanzitutto le persone bisognose.
Sempre più, i contenuti delle discussioni riguardano non solo gli anziani, ma anche tutte quelle categorie di persone purtroppo colpite dalla crisi e in condizione di emergenza reddituale.
GLI IMPEGNI DEL 2017
Le organizzazioni sindacali proseguiranno il lavoro nel 2017 concentrando le richieste su alcuni obiettivi principali:
- fare in modo che venga mantenuto il volume di spesa in atto per lo stato sociale, per gli interventi per i servizi socio assistenziali con particolare riferimento alle situazioni di non autosufficienza, disabilità, minori, condizioni di reddito;
- mantenere la rete dei servizi e delle prestazioni;
- garantire una politica tariffaria dei tributi che tenga conto delle esigenze dei redditi da lavoro e da pensione più bassi;
- rafforzare l’impegno al contrasto all’evasione fiscale con l’adesione dei Comuni al Protocollo d’Intesa con l’Agenzia delle Entrate, destinando gli introiti eventuali alla spesa sociale.