Voucher, Jobs Act e sfide 2017. Diomaiuta (Cisl): no a posizioni ideologiche
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Voucher, Jobs Act e sfide 2017. Diomaiuta (Cisl): no a posizioni ideologiche

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Pubblicato il 4 Gennaio 2017

Bresciaoggi ha posto tre domande su lavoro e occupazione ai segretari generali di Cgil Cisl Uil raggruppando le risposte in una mezza pagina dell’edizione odierna. Di seguito l’intervista a Francesco Diomaiuta, leader provinciale della Cisl.

 

 

Quali sono le principali sfide che attendono il sindacato nel 2017? Il lavoro rimane la priorità o, alla luce del mutevole assetto economico-istituzionale del Paese, emergono più stringenti ambiti d’intervento sui quali concentrarsi?

Indubbiamente il lavoro rimane centrale anche per quest’anno. Nel Bresciano il 2016 si è chiuso con risultati positivi sul piano occupazionale. Ma la partita si continua a giocare su questo campo e ci conforta che anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno, abbia ribadito l’importanza del lavoro.

La fase più acuta della crisi economica sembra essere stata superata ma permangono criticità all’interno del mondo del lavoro. Quale può essere la ricetta in grado di rispondere ai problemi, anche alla luce della concorrenza del mercato globale?

Non esistono formule magiche per rilanciare l’economia e stimolare l’occupazione. Sicuramente devono essere agevolate le imprese che fanno di innovazione, non solo tecnologica, ed esportazioni i loro punti di forza. Così facendo si attiva un circolo virtuoso del quale beneficiano tutti. Una delle più grandi sfide è quella che riguarda i giovani. La loro inoccupazione è il grande problema del nostro paese ed è per questo che bisogna agire per favorire un loro inserimento, sfruttando strumenti già esistenti quali l’alternanza scuola/lavoro e la Garanzia Giovani. Trovo invece un po’ esasperate invece le polemiche legate ai voucher, strumenti il cui utilizzo deve certamente essere limitato ad alcuni ambiti ma che hanno permesso una vera lotta al lavoro nero.

I decreti attuativi del Jobs Act, fortemente voluto dal governo Renzi, sono in vigore da più di un anno, tempo sufficiente per sondarne i primi effetti. Come valuta il sindacato l’impatto di tale intervento normativo?

In merito al Jobs Act la Cisl non ha una posizione ideologica. Sappiamo che il lavoro non si crea con le leggi. La normativa serve per creare buone condizioni ai fini delle assunzioni e in questo senso opera il Jobs Act. Ovviamente deve essere periodicamente adeguato alle sempre più mutevoli esigenze del mondo del lavoro.