E’ il secondo incidente sul lavoro con esiti mortali che la nostra provincia è costretta a registrare nel giro di 48 ore. Dopo quello di Rogno, tra Alto Sebino e Bassa Valle Camonica, oggi la tragica geografia di questo fenomeno ci porta in Valle Trompia.
Diego Botti, un operaio di 47 anni che abitava a Sarezzo e lavorava alla Scavedil di Lumezzane, è morto mentre stava caricando un nastro trasportatore dell’impianto per la triturazione del calcestruzzo: impigliato con il braccio nel macchinario non è più riuscito a liberarsi e l’arto straziato ha causato una emorragia che gli ha tolto la vita in pochi istanti.
“Questa ennesima tragedia sul lavoro – scrivono in un comunicato Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil bresciane – impone a tutti, rappresentanti delle maestranze, istituzioni e imprenditori bresciani, una riflessione seria sulle strategie da adottare in termini di prevenzione e sicurezza su ogni luogo di lavoro“.