Ogni anno, il 30 novembre, anniversario della prima abolizione della pena di morte in uno stato europeo (il Granducato di Toscana nel 1786) la Comunità di Sant’Egidio, invita le città del mondo ad esprimere la loro opposizione alla pena di morte, illuminando un luogo significativo, per affermare che “non c’è giustizia senza vita”.
BRESCIA CI SARÀ
Brescia, che fa parte delle “Città per la vita”, ha raccolto l’invito con l’adesione di numerose associazioni e tra di esse la Cisl: mercoledì prossimo illuminerà la sua piazza più importante, Piazza della Loggia. Il tutto avverrà al termine di un pomeriggio di riflessione e di condivisione nell’Auditorium San Barnaba con interventi di George Kain (Western Connecticut State University in Danbury), Paolo Borruso (Comunità di Sant’Egidio) e Giovanna Mantelli (Consulta per la Cooperazione e la Pace) che interverrà anche a nome delle associazioni aderenti; le comunicazioni saranno intervallate da brani musicali e letture di testi sul tema curati dagli studenti. E proprio sull’aspetto educativo della manifestazione si è soffermata Giovanna Mantelli nel corso della presentazione alla stampa dell’appuntamento: “È importante lavorare con gli studenti per educare alla legalità e al rispetto per la vita”.
SONO 2.153 LE CITTÀ PER LA VITA SPARSE NEL MONDO
“Oggi, di fronte alla sfida del terrorismo o di altre emergenze sociali – si legge in un comunicato della Comunità di Sant’Egidio – in alcuni paesi si è tentati a tornare indietro, invocando una giustizia che non è a favore della vita, nell’illusione che questa garantisca una sicurezza che invece si trova solo con la pace. Ma non è un trend mondiale. La buona notizia è che, nel corso del Giubileo della misericordia, più di 200 città si sono aggiunte al numero delle Città per la Vita, che sono, ad oggi, ben 2.153. Ed altre si aggiungono ogni giorno”.
