Rottura sul rinnovo del contratto energia-petrolio che riguarda oltre 35mila dipendenti e che è scaduto il 31 dicembre 2015. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno di conseguenza proclamato per venerdì 28 ottobre otto ore di sciopero e lo stato di agitazione con sospensione degli straordinari.
Confindustria Energia – scrivono le organizzazioni sindacali in una nota – “propone per il triennio 2016-2018 un aumento dei minimi retributivi di 65 euro, esattamente la metà della nostra richiesta di 134 euro, introducendo per giunta un nuovo e penalizzante sistema classificatorio legato alla valutazione della prestazione lavorativa in alternativa a quella attuale”.
Filctem , Femca e Uiltec rilevano “il mancato rispetto degli impegni presi dal sistema imprenditoriale nel precedente rinnovo contrattuale sulla liquidazione dei 24esimi delle quote degli scatti di anzianità maturate dai lavoratori che ne avevano diritto al 31 dicembre 2015″, lamentano il “silenzio assoluto sulla nostra richiesta di incremento delle quote aziendali destinate al welfare integrativo pensionistico e sanitario“, denunciano il tentativo “di una revisione peggiorativa della parte normativa del contratto a proposito di diritti e mercato del lavoro”.