“Non è stato riconosciuto da Confindustria Energia – scrivono Filctem, Femca, Uiltec in un comunicato – un incremento salariale adeguato al recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni. La rottura delle trattative è inoltre dovuta alla proposta di Confindustria Energia di introdurre un nuovo e penalizzante sistema classificatorio con aumenti salariali legati alla valutazione della prestazione lavorativa, oltre al mancato rispetto di impegni presi nel precedente rinnovo contrattuale. Inevitabile, dunque la proclamazione di otto ore di sciopero, da gestire a livello territoriale, oltre ad una diffusa e capillare campagna di assemblee informative per tutti i lavoratori”.