Un libro a cui bisogna guardare come ad un classico, che ancora oggi sollecita ricerche di nuove strade da percorrere, di nuove analisi e di nuove interpretazioni della Resistenza, quella bresciana e quella della Valle Camonica in particolare. Sono parole di Rolando Anni, responsabile dell’Archivio storico della Resistenza bresciana e dell’età contemporanea, che danno ragione della ristampa – voluta dalle Fiamme Verdi con il contributo anche dei Comuni dell’alta e della media Valle – del volume “La montagna non dorme”.
Scritto nel 1968 da Dario Morelli – partigiano, storico e docente scomparso nel 2003 – ed ormai introvabile, il testo ha costituito e continua a costituire un riferimento essenziale per chiunque voglia approfondire le questioni più profonde della Resistenza.
La ristampa è stata presentata a Ponte di Legno nel corso di un convegno al quale, oltre ad Anni e al coordinatore delle Fiamme Verdi Valle Camonica Ezio Gulberti, hanno partecipato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono e la figlia dell’autore Annalisa Morelli.
“La montagna non dorme” racconta episodi decisivi della Resistenza camuna (come le battaglie del Mortirolo) e fa memoria di tante figure importanti di quella che fu una vera e propria guerra di popolo, ma indaga anche il rapporto tra Resistenza e popolazione, tra Resistenza e forze militari americane e inglesi.