Stefana, situazione di stallo nella vendita dell’ultimo degli stabilimenti
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Stefana, situazione di stallo nella vendita dell’ultimo degli stabilimenti

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Pubblicato il 15 Luglio 2016

Doveva essere il giorno del chiarimento definitivo per la vendita dello stabilimento Stefana di via Bologna a Nave e per il futuro dei suoi 186 addetti. Ed invece non è successo niente. La cessione dell’ultimo dei quattro stabilimenti dell’ormai ex gruppo siderurgico della famiglia Ghidini è davvero problematico.

In realtà al liquidatore nominato dal Tribunale un’offerta di acquisto è arrivata nelle scorse settimane: 20,5 milioni di euro avanzata dal gruppo turco-tedesco Ekinci International. Il problema è che se il 5 luglio, alla scadenza del termine per eventuali rilanci non era stato possibile procedere all’assegnazione per il mancato deposito della cauzione prevista nel bando, nemmeno oggi (rinvio chiesto proprio dalla Ekinci International) il potenziale acquirente ha fatto pervenire il 20% necessario come cauzione, né la fideiussione su banca italiana disposta dal liquidatore per accettare la richiesta del gruppo turco-tedesco di un pagamento rateizzato per il resto dell’importo.

Il liquidatore non ha preso oggi alcuna decisione rimandando tutto alla prossima settimana, nella speranza e che la Ekinci International debba risolvere solo di problemi tecnico-finanziari.

Ogni giorno che passa fa però più pesante la preoccupazione dei lavoratori che da giugno non hanno più la copertura degli ammortizzatori sociali.