Politiche attive, costituito Patto Lavoro Lombardia. Tra i protagonisti anche lo IAL
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Politiche attive, costituito Patto Lavoro Lombardia. Tra i protagonisti anche lo IAL

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Pubblicato il 13 Giugno 2016

APPRENDISTI E’ nata l’ associazione lombarda che riunisce i principali centri privati accreditati per il lavoro: IAL Lombardia Capac, Cesvip Lombardia, Enaip Lombardia, Energheia, Fondazione Clerici, Galdus, Mestieri Lombardia. IAL Lombardia, l’ente di formazione della Cisl regionale è attivo dal 1995; con nove centri formativi distribuiti nelle varie province – uno dei quali a Brescia – tra Dote unica e Garanzia giovani hanno accolto lo scorso anno ben 14.701 persone e ne hanno inserite al lavoro 9.745, con una percentuale di successo pari al 66%.

La rete, che si chiama Patto Lavoro Lombardia, nasce per valorizzare e promuovere il consolidamento e la crescita dei servizi di intermediazione, di accompagnamento e di inserimento lavorativo, favorendo la diffusione delle buone prassi.

Abbiamo una positiva convergenza di opinioni – afferma Matteo Berlanda, presidente e amministratore delegato di IAL Lombardia – in merito alla percorribilità e l’urgenza di incardinare il modello di politiche attive da un lato sulla valorizzazione delle esperienze realizzate in questi anni in Lombardia e dall’altro sulla centralità della persona in cerca di lavoro e sulla sua libertà di scelta di un percorso personalizzato e consapevole. Da oggi Regione Lombardia può contare e potrà confrontarsi con un soggetto nuovo di rappresentanza che vuole operare in questa direzione, e l’Anpal e il governo possono contare su una Regione Lombardia attenta ad integrarsi al meglio nel sistema nazionale. Ora serve realizzare al più presto l’infrastruttura che renda concreta questa collaborazione”.

“La Lombardia è senz’altro un modello per le politiche attive – ha commentato arriva anche da Maurizio del Conte, presidente di Anpal – e la sua efficienza può essere valorizzata ampliandone lo spettro e l’applicazione. Il nostro Paese deve ridurre il gap con altre realtà internazionali, deve avere un sistema pubblico che coinvolge il privato per mercato del lavoro più efficiente e inclusivo. Dobbiamo essere attrattivi e abbiamo quindi bisogno di fare massa critica e di avvalerci di tutte le esperienze e competenze su piano nazionale”.