Via libera alla firma dell’accordo sul trasferimento, a far data dal 25 maggio, dei 190 lavoratori della Stefana di Ospitaletto alla Esselunga. Così si sono espressi stamattina i dipendenti della fonderia dell’ex gruppo siderurgico al termine dell’assemblea in cui i sindacati hanno illustrato i dettagli dell’intesa.
LA FIM: SI AL PERCORSO DI TUTELA, NO ALLA FIRMA DI UN ATTO
CHE DERESPONSABILIZZA LA RAPPRESENTANZA SINDACALE
L’accordo non è stato però materialmente sottoscritto dalla Fim. “Pur condividendo il percorso di tutela ai lavoratori previsto nell’intesa raggiunta – spiegano i metalmeccanici della Cisl – non ci è possibile firmare un accordo che sposta sui lavoratori la responsabilità di scelte che dovrebbero essere delle Rsu, visto che i lavoratori le hanno elette proprio per quello”. Quello che viene spacciato dalla Fiom come il massimo della democrazia non è altro che un meccanismo di deresponsabilizzazione della rappresentanza.
IL PUNTO SUGLI ALTRI STABILIMENTI
Nel pomeriggio nella sede provinciale della Cisl la Fim ha riunito in assemblea gli iscritti per fare il punto della situazione rispetto agli altri stabilimenti Stefana.
“I lavoratori – si legge in una nota dei metalmeccanici Cisl – hanno manifestato preoccupazione, in quanto se per il sito di via Brescia a Nave l’interesse del gruppo Feralpi si concretizzerà nel passaggio dei 92 lavoratori alla Fer-Par previsto per il 25 maggio (resta da capire se con accordo sindacale o senza e per questo è già previsto un incontro per il 23 maggio), per quanto concerne lo stabilimento di Montirone e quello di via Bologna Nave le incognite sono ancora tante.
IL NUOVO BANDO
A quindici giorni dalla scadenza del bando del liquidatore giudiziale, le incognite maggiori sono per il sito di via Bologna dove non sembrano esserci interessi concreti. Per Montirone si trattare di capire se Alfa Acciai riconfermerà o meno l’offerta avanzata nel bando precedente, ma troppo bassa secondo le modalità della procedura. La scadenza del nuovo bando è lunedì 30 maggio”.
GIOVEDÌ A ROMA
“Nella mattinata di giovedì 19 maggio – conclude il comunicato – è convocato al Ministero del Lavoro un incontro per valutare la possibilità di ottenere una proroga della Cassa Integrazione Straordinaria (in scadenza il 2 giugno); ci auguriamo che le nostre argomentazioni formulate nell’interpello presentato in materia di concessione di ammortizzatori sociali a supporto di procedure concorsuali che in prospettiva prevedono la riattivazione delle attività produttive, possano essere utili per sostenere il percorso di riorganizzazione dei singoli siti in questa fase così delicata e dare una tutela ai lavoratori e alle loro famiglie”.