Caffaro: le condizioni dell’azienda, le logiche di mercato, il ruolo della politica
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Caffaro: le condizioni dell’azienda, le logiche di mercato, il ruolo della politica

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Pubblicato il 19 Marzo 2016

Sono due le condizioni che la Caffaro ha posto per mantenere l’attività produttiva nello storico stabilimento di via Milano in città: un costo energetico sostenibile e lo sgravio dei costi che oggi l’azienda sostiene per garantire il pompaggio dell’acqua che mantiene la falda lontana dagli strati inquinati del terreno. I vertici aziendali lo hanno affermato ieri pomeriggio a Roma nell’incontro con le organizzazioni sindacali e i tecnici dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente.

Sono condizioni onerose, la prima determinata dal mercato, la seconda da decisioni politiche che riguardano il piano più complessivo di interventi per il risanamento dell’area. “C’è molto da lavorare!” è stato il secco commento rilasciato al termine dell’incontro da Rino De Troia della Segreteria provinciale della Femca Cisl.

Nel corso della riunione il Ministero dell’Ambiente ha confermato la richiesta di 40 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza e bonifica dell’area Caffaro di Brescia nell’ambito della riprogrammazione dei fondi sociali europei. Per parte sua, il Ministero dello Sviluppo economico ha dichiarato l’intenzione di aprire tavoli tecnico/economici per trovare soluzioni sia a livello sociale che ambientale.