Oggi è stata firmata l’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo dai segretari della Flc Cgil Domenico Pantaleo, della Cisl Scuola Maddalena Gissi, della Uil Scuola Giuseppe Turi e di Snals Confsal Marco Paolo Nigi. L’accordo prevede che tutto il personale già in ruolo prima dell’entrata in vigore della riforma della scuola – la Legge 107, la cosiddetta “Buona scuola” – conserva la titolarità su scuola anche in caso di trasferimento o passaggio in ambito provinciale e in parte anche in caso di mobilità interprovinciale assume la titolarità di scuola il personale della secondaria di II grado oggi facente parte della “dotazione organica di sostegno”; si rimuove per tutti il divieto di permanenza triennale nella provincia di assunzione; si individuano modalità specifiche per l’accesso alle scuole con carattere di specialità.
“L’ipotesi di contratto – scrivono i sindacati in una nota unitaria – riporta alla naturale sede del negoziato una materia impropriamente collocata nella legge 107 e soprattutto consente di rimediare a molte delle criticità e sperequazioni che la legge stessa ha determinato. L’ipotesi sottoscritta consente di ripristinare e salvaguardare diritti messi fortemente in discussione dalla legge 107, rispetto alla quale peraltro si confermano tutte le iniziative rivolte a ottenerne profonde modifiche. Nessun avallo viene dato dal contratto alla cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti rispetto alla quale tutte le organizzazioni sindacali hanno sempre espresso il loro netto dissenso: al contrario, il passaggio dagli ambiti alle scuole diventa oggetto di un’apposita sequenza contrattuale per regolare le procedure di assegnazione della sede legandole all’applicazione di criteri trasparenti e oggettivi, per titoli, escludendo che le stesse possano essere gestite in modo discrezionale e arbitrario”.