Pensioni, cosa succede dopo la bocciatura del blocco degli adeguamenti?
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Pensioni, cosa succede dopo la bocciatura del blocco degli adeguamenti?

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Pubblicato il 6 Maggio 2015

pensioni e adeguamentiQuale sarebbe oggi la tua pensione senza il blocco degli adeguamenti (tecnicamente si chiama perequazione) degli ultimi due anni? A fare i calcoli è la newsletter dei Pensionati della Cisl bresciana.

 

 

ANDIAMO CON ORDINE
La Corte Costituzionale – si legge nella nota – con una sentenza del 30 aprile 2015 ha dichiarato illegittimo il blocco della perequazione automatica al tasso di inflazione programmato per gli anni 2012 e 2013, introdotto con la cosiddetta riforma Fornero per le pensioni superiori a tre volte il minimo (che nel 2011 erano pari a 1.405,76 euro mensili lordi).

COSA FARA’ ORA IL GOVERNO?
Occorre ora attendere di conoscere in che modo il Governo intende affrontare il problema che comporta un notevole esborso per le casse della Stato. A questo proposito le Segreterie nazionali dei Pensionati Cgil Cisl Uil hanno già chiesto un incontro al Ministro del Lavoro.

IL SINDACATO AVEVA DENUNCIATO L’INIQUITÀ DEL PROVVEDIMENTO
“A suo tempo – scrivono i sindacati – avevamo sottolineato l’iniquità del provvedimento che, pur emanato in un momento di emergenza economico-finanziaria, mirava unicamente a fare “cassa”. Non a caso venivano colpite le pensioni medio-basse in modo da garantire allo Stato un risparmio certo perché operato su una platea consistente di contribuenti pensionati”.

 

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