A due anni dal crollo del Rana Plaza in cui morirono più di mille lavoratori
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A due anni dal crollo del Rana Plaza in cui morirono più di mille lavoratori

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Pubblicato il 2 Maggio 2015

Rescue operations at the Rana Plaza building.Sono passati due anni da quando si è verificata la terribile tragedia del Rana Plaza in Bangladesh dove nel crollo di un edificio privo delle più elementari condizioni di sicurezza, morirono 1.129 lavoratori.

 

 

 

CONDIZIONI DI LAVORO E CONDOTTA ETICA
Una strage che scosse profondamente l’opinione pubblica mondiale riaprendo il dibattito non solo sulle condizioni del lavoro in paesi come il Bangladesh, ma anche sulla condotta etica di grandi gruppi che hanno taciuto a lungo e persino prosperato sulla schiavitù e sulla umiliazione delle persone.
 Nell’enorme edificio crollato a Savar, un sub-distretto nella Grande Area di Dacca, capitale del Bangladesh, venivano confezionati capi di abbigliamento per 29 brand internazionali tra cui la Benetton. La tragedia ha reso più pressante la richiesta di modificare i meccanismi del sistema produttivo delocalizzato in paesi in cui costo del lavoro è irrisorio.

L’INIZIATIVA SINDACALE
Le organizzazioni sindacali internazionali si sono rese protagoniste di una iniziativa per ottenere interventi a favore delle vittime, dei feriti e mutilati e delle loro famiglie e per la definizione di un “accordo mondiale sulla sicurezza statica degli edifici industriali”.

IL “RANA PLAZA DONORS TRUST FUND”
In Italia i sindacati, e tra essi la Femca Cisl 
– che avevano già stipulato con la Benetton un “codice di condotta” – sono intervenuti nei confronti dell’azienda per verificare le responsabilità, per rafforzare le azioni contro il ripetersi di tali incidenti e per far aderire la Benetton al “Rana Plaza Donors Trust Fund”, fondo creato per riunire tutti i soggetti coinvolti, tra cui il governo del Bangladesh, le manifatture locali, i marchi globali e i rivenditori di abbigliamento, i sindacati locali e internazionali e le Ong per stabilire un nuovo standard globale per i risarcimenti alle vittime.

LA SVOLTA DELLA BENETTON
Dopo due anni di rifiuti, alla vigilia del secondo anniversario della tragedia Benetton ha annunciato la volontà di risarcire con 1,1 milioni di dollari le vittime del crollo del Rana Plaza.

DI FRONTE ALLE TRAGEDIE NON CI SI PUÒ GIRARE DALL’ALTRA PARTE
Il contributo di Benetton – hanno spiegato i sostenitori della campagna di sensibilizzazione per il risarcimento alle famiglie delle vittime del Rana Plaza – non è certamente sufficiente a risarcire la morte e le sofferenze causate da quel tragico evento, ma introduce un precedente per le imprese di tutto il mondo: quando dei lavoratori muoiono, non ci si può girare dall’altra parte“.