Il 68% delle pensioni erogate nel bresciano è sotto i 1.000 euro e il 22% di queste non supera i 500 euro. Il 16% è tra i mille e i 1.500 euro e il restante 16% supera i 1.500. Il dato è emerso questa mattina nel Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia dove il direttore provinciale dell’Inps Alessandro Casile ha presentato il rendiconto dell’attività 2014.
“Veniamo da anni di crisi molto pesanti – ha sottolineato il neo presidente nazionale dell’istituto, Tito Boeri, commentando i dati del rendiconto – e l’andamento della povertà in Italia è cresciuto di un terzo rispetto al passato, in modo maggiore rispetto agli altri Paesi europei”. Un fenomeno che coinvolge soprattutto i giovani – ha spiegato Boeri – “visto che per le persone sopra i 65 anni esiste in Italia una rete di protezione sociale che impedisce che si cada in condizioni di indigenza. Rete che non esiste per la popolazione più giovane”.
Complessivamente l’INPS di Brescia ha erogato lo scorso anno oltre 4 miliardi di euro, una somma che vale il 20% della del Prodotto interno lordo della nostra provincia.