Province, i sindacati rispondo ad Upi e Anci: premature le liste dei soprannumero
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Province, i sindacati rispondo ad Upi e Anci: premature le liste dei soprannumero

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Pubblicato il 29 Marzo 2015

lombardia Il riassetto istituzionale non può essere risolto rovesciando l’ordine delle priorità: solo quando le Regioni avranno deciso quali funzioni delegate intendono riprendersi e quali lasciare alle Province sarà possibile avere un quadro del personale in soprannumero. Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl Lombardia rispondono ad Upi e Anci – l’associazione delle Province e l’associazione dei Comuni – che nei giorni scorsi avevano sollecitato Città metropolitane e Province a compilare entro il 31 marzo le liste nominative del personale da ricollocare.

ACCELERAZIONI INSENSATE
Una mossa a sorpresa che sconcerta, quella di Upi e Anci, visto che ancora si attende il decreto ministeriale sui criteri per la mobilità e che Regione Lombardia ancora niente ha deciso sull’assegnazione di funzioni e competenze provinciali.

REGIONE LOMBARDIA DEVE MUOVERSI
Ed è proprio alla Giunta regionale che i sindacati rivolgono una precisa richiesta: “approvare il progetto di legge di riforma del sistema delle autonomie – scrivono in una nota – e trasferire in dodicesimi le risorse collegate alle fiscalizzate per tutto il periodo di transizione, fino a riordino istituzionale completato, per non mettere a rischio i servizi erogati dalle Province e gli stipendi dei lavoratori”.

ASSUNZIONI AMMINISTRATIVE IN ASL E AZIENDE OSPEDALIERE
SIANO DESTINATE AI SOPRANNUMERO
Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl Lombardia premono anche perché la Regione dica chiaramente quali sono i fabbisogni occupazionali e i criteri per le eventuali mobilità, ma anche perché predisponga “atti di indirizzo per le Aziende ospedaliere e sanitarie prevedendo che il budget delle assunzioni per i ruoli amministrativi relativo al 2015 e al 2016, sia finalizzato a ricollocare il personale delle Province a valere sui bandi emanati dall’inizio dell’anno e che lo stesso, con piani di assunzione appositi, venga fatto in tutti gli enti e le aziende del sistema regionale”.

RIAPRIRE UN CONFRONTO SERIO
Questioni delicate – al centro della manifestazione nazionale che si terrà a Roma l’11 aprile – che il sindacato vuole discutere ai tavoli di confronto con Regione, Comuni e Prefetture: “Fino all’emanazione della nuova normativa nazionale – affermano Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl Lombardia – occorre mettere particolare attenzione alla situazione dei Centri per l’impiego e della Polizia provinciale“. I sindacati chiedono infine che venga favorita e non impedita la mobilità volontaria di tutto il personale provinciale.