Depositato alla Camera dei Deputati il testo della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Fit Cisl per modificare la legge 146/90 sugli scioperi nel trasporto pubblico.
Obiettivo della legge è quello di impedire che le aziende, sovvenzionate con i fondi pubblici, prendano contribuiti anche nei giorni di sciopero (che dovrebbero essere invece destinati alla riqualificazione del servizio) e la gratuità del trasporto per i cittadini nelle fasce di garanzia.
Con la legislazione attuale quando c’è sciopero le aziende sovvenzionate con contributi pubblici addirittura ci guadagnano, perché ricevono comunque i contributi anche se non erogano il servizio, perché risparmiano sul costo del personale, visto che i lavoratori per protestare rinunciano allo stipendio, e perché risparmiano su spese come quelle del carburante.
Lanciata con lo slogan “Sciopero intelligente”, l’iniziativa ha raccolto l’adesione di 80.493 persone, “firme certificate – sottolinea la Federazione Trasporti della Cisl – secondo i crismi della presentazione di legge di iniziativa popolare, non di una semplice petizione. La palla ora passa al Parlamento dove auspichiamo di trovare gruppi che ci assistano nel portare avanti una modifica che, riequilibrando gli oneri di uno sciopero per rinnovo contrattuale, possano diminuire tendenzialmente il numero degli scioperi stessi”.
FIRME INTELLIGENTI VANNO IN PARLAMENTO