La Fim a Renzi: i sindacati non sono tutti uguali (men che meno a Brescia)
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La Fim a Renzi: i sindacati non sono tutti uguali (men che meno a Brescia)

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Pubblicato il 31 Ottobre 2014

I sindacati non sono tutti uguali, men che meno a Brescia. Mittente del messaggio è la Fim Cisl provinciale; destinatario il Presidente del Consiglio.

Mentre monta la polemica alimenta dalla Fiom Cgil in vista della partecipazione di Renzi all’assemblea degli industriali bresciani, i metalmeccanici della Cisl mandano a dire a Palazzo Chigi che la nostra realtà sindacale non è fatta solo di no e di barricate. In altre parole: se ad occupare la scena è – come sempre, purtroppo – chi fa più rumore, è altrove che il capo di Governo deve guardare se vuol vedere la Brescia più vera e più autentica, la città (e il sindacato, la Cisl) che difende il lavoro che c’è, che scambia flessibilità con la stabilizzazione del posto di lavoro, che punta alla cooperazione degli interessi tra capitale e lavoro.

A Brescia – scrivono i metalmeccanici della Cisl di Brescia in un testo inviato a Palazzo Chigi – è presente un sindacato diverso da quello antagonista che riempie in questi giorni le cronache dei giornali, un sindacato che ha saputo distribuire aumenti economici che premiano il protagonismo dei lavoratori e che ha promosso l’occupazione”.

E perché a Roma nessuno abbia dubbi su queste affermazioni, la Fim Cisl allega alla sua lettera i tanti accordi che in questi anni di crisi hanno consentito nella nostra provincia di dare concretezza e speranza a centinaia di lavoratori e di famiglie.