Fit Cisl con i cittadini. Costretti allo sciopero? Paghino le aziende: trasporti gratuiti
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Fit Cisl con i cittadini. Costretti allo sciopero? Paghino le aziende: trasporti gratuiti

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Pubblicato il 22 Settembre 2014

sciopero trasporti pubbliciLa Fit Cisl si prepara alla raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che intende migliorare la legge 146 del 1990 sugli scioperi. L’intento è renderlo sia efficace, sia meno impopolare agli occhi dei cittadini, che si vedono negato un servizio essenziale, come ad esempio il trasporto pubblico. L’anticipazione viene dal quotidiano on line ildiariodellavoro.it

L’iniziativa -scrive la testata web – punta a creare un reale danno alle aziende per spingerle, se non nell’accettare, almeno nel prestare attenzione alle richieste dei sindacati , considerato ad esempio che il contratto degli autoferrotranviari è scaduto da ormai 7 anni. E a niente sono serviti 13 scioperi “tradizionali”.

Nel dettaglio, la proposta del sindacato di categoria Fit Cisl è la seguente: se il sindacato proclama uno sciopero per il rinnovo di contratti nazionali, in ambiti dove il 50% dell’introito delle aziende viene dai contributi pubblici, quindi i servizi pubblici locali, per quel giorno i contributi le aziende non li prendono. I soldi confluiranno invece nel fondo di solidarietà della categoria.

Inoltre, “siccome i viaggiatori e i pendolari sono incolpevoli, sottolinea il segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano, e siccome la legge prevede le fasce di garanzia e i servizi minimi”, nella proposta di legge il sindacato propone il trasporto gratuito delle persone.

La Fit si appresta a un’impresa inedita – spiega la Segreteria – combattere ad armi impari uno squilibrio palese, quello della legge 146 del 1990 sullo sciopero. Il sindacato rischia e spesso prende sanzioni, ha le mani legate, e di contro le aziende non sono mai chiamate in causa rispetto ai loro comportamenti disinvolti che generano conflitto o lo acuiscono, come spessissimo accade e come è stato certificato persino dal Presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi nella sua relazione annuale del 1 luglio scorso”.