UN GRIDO D’ALLARME – “Lanciamo un grido d’allarme per la situazione in cui versa Trenord – argomenta il leader regionale Cisl – azienda nata da una sfida importante a cui anche i sindacati avevano creduto, ma che oggi non è veramente governata come servirebbe. Il servizio ferroviario regionale necessita di continui miglioramenti, ma i risultati in termini di servizio e di funzionalità dell’azienda non fanno altro che peggiorare, al di là dell’arrivo di alcuni treni acquistati in passato. Non si lavora sulla manutenzione e sugli investimenti, ai dirigenti già con la valigia in mano non subentrano scelte manageriali efficaci. Assistiamo solo ad un balletto di voci e di nomi inconcludenti”.
SCELTE URGENTI – Secondo Petteni, Regione Lombardia e Trenitalia “hanno responsabilità evidenti e devono procedere a scelte immediate e forti: mancano solo nove mesi all’apertura di Expo e non vorremmo trovarci a pagare a maggio 2015 le scelte che non vengono fatte oggi”.
CHE FINE HANNO FATTO LE PROMESSE DI POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO? – “Il sindacato, Cisl in testa, ha fatto in Trenord accordi coraggiosi e innovativi di flessibilità contrattuale, perché l’azienda ci parlava di sviluppo e di potenziamento del servizio. Dove è finito tutto questo? Chiediamo con forza – conclude il segretario generale della Cisl Lombardia – l’attuazione di interventi per il rilancio dell’azienda, decisioni da assumere senza ulteriori indugi, a partire da quelle che sono responsabilità diretta della Regione”.