I sindacati dei distributori di benzina confermano lo sciopero proclamato per il 18 giugno e lo stop del self service dal 14 al 17 del mese. E’ quanto si apprende al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico a cui hanno partecipato Faib, Fegica Cisl, Figisc.
Tutte e tre le sigle dei gestori hanno espresso “apprezzamento per la disponibilità mostrata dal ministero” ma, hanno spiegato come “al momento l’unico strumento che hanno sia lo sciopero”. I gestori lamentano il vincolo di fornitura in esclusiva imposto dalle compagnie petrolifere e che, affermano le organizzazioni sindacali, sta alla base dei prezzi alti.
Per Roberto Di Vincenzo, segretario generale della Fegica Cisl, se si togliesse “l’obbligo di acquisto in esclusiva ci sarebbe la possibilità di calare subito, già da domani, il prezzo delle benzine di 15 centesimi al litro”, ed ha ricordato come il margine di guadagno per il gestore sia limitato “a 2-3 centesimi lordi a litro”, evidenziando che “non è giusto spingere gli automobilisti a viaggi della speranza, perché esistono spazi e possibilità per ridurre il prezzo sulla rete”.
I sindacati dei benzinai chiedono anche “la ristrutturazione del settore attraverso la chiusura degli impianti improduttivi”: oggi ci sono in Italia 25 mila impianti e circa 5 mila potrebbero essere eliminabili. (Ansa)