In tantissimi hanno risposto questa mattina all’invito della Cisl di Brescia per il convegno [leggi il programma] con il quale l’organizzazione ha ricordato il decennale di inaugurazione della nuova sede.
A fare gli onori di casa è stato Enzo Torri: “Abbiamo sempre detto, qualche volta riuscendoci e qualche volta no, che questa sede è uno spazio aperto, che si proponeva e si propone come un riferimento. Un’affermazione – ha sottolineato – che prende forza in questa profonda crisi dove tanti sono coloro che hanno perso i riferimenti più abituali, e che ci porta a ribadire che vogliamo una sede che sia luogo in cui le persone si sentano a casa propria, in cui si sviluppano beni relazionali, risorsa che oggi percepiamo essere la grande assente in questa società in continua trasformazione“. [QUI il testo integrale]
IL FILOSOFO – “Fare casa sindacale – ha detto Silvano Petrosino, professore di filosofia all’Università Cattolica di Milano – significa, oggi come ieri, saper accogliere le diversità per valorizzarle”.
L’INDUSTRIALE – Un concetto, quello della casa, che è stato ripreso anche dal Presidente dell’Aib Bonometti parlando delle sollecitazioni di una crisi economica che incrina fiducia ed erode spazi di socialità: Brescia deve ritrovare uno slancio – ha detto l’industriale – che consenta di tornare a creare occupazione ridando centralità al lavoro.
L’ECONOMISTA – Per l’economista Provasi i dati di lettura della crisi sconsiglierebbero un investimento esclusivo sul manifatturiero, importante ma non decisivo per dare una prospettiva solida al dopo crisi.
IL SINDACALISTA – Il leader lombardo della Cisl, Gigi Petteni, riflettendo sui cambiamenti di questi ultimi dieci anni ha detto che il mondo del lavoro non può pensare allo ripresa e allo sviluppo guardando indietro, che la contrattazione è la strada maestra per ridare competitività al sistema, per incalzare gli attori sociali a svolgere fino in fondo i rispettivi compiti e creare le condizioni per nuova occupazione.
IL VESCOVO – Avere al centro dell’azione sindacale la persona – ha detto il Vescovo mons. Monari portando il suo saluto – aiuta a fare buone scelte che inevitabilmente fanno migliore anche la società.