Certamente positivo! Giampiero Usanza, responsabile del Caf Cisl di Brescia, sintetizza così il giudizio sul nuovo ISEE approvato dal Consiglio dei ministri, l’indicatore della situazione economica di una persona o di una famiglia in base al quale viene verificato il diritto d’accesso alle prestazioni sociali e assistenziali.
“Positivo – ha spiegato Usanza al Giornale di Brescia che questa mattina riporta le sue valutazioni – soprattutto visti i tempi di crisi: ci sono poche risorse e troppo spesso, a causa della facilità di aggirare le norme, quelle poche non vengono destinate a chi ne ha bisogno. Il nuovo meccanismo potrebbe fornire una risposta più soddisfacente: lo misureremo sulla prova dei fatti”.
Con il nuovo ISEE solo una parte dei dati sarà autocertificata, mentre i dati fiscali più importanti come il reddito complessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute dall’Inps saranno compilati direttamente dalla pubblica amministrazione.
Con l’ISEE vigente finora, in cui tutto è auto-dichiarato, si è verificata una sistematica sottodichiarazione sia del reddito sia del patrimonio. Un esempio? L’80% dei nuclei familiari che ha presentato la dichiarazione ISEE per chiedere un’agevolazione o un servizio dichiarava di non possedere neanche un conto corrente o un libretto di risparmio, dato non coerente con quelli pubblicati dalla Banca d’Italia. La riforma dell’ISEE diventa dunque un atto a forte valenza etica –sottolinea il Governo – in un momento in cui l’emergenza sociale impone di orientare le risorse disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità.
Leggi il commento del responsabile del Caf Cisl di Brescia
Stop ai finti poveri. Cambia l’ISEE (Giornale di Brescia 4.12.2013)