Lones verso il concordato fallimentare. I sindacati: l’occupazione sia la priorità
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Lones verso il concordato fallimentare. I sindacati: l’occupazione sia la priorità

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Pubblicato il 4 Ottobre 2013

Occupazione, prima priorità. Lo hanno chiesto oggi le organizzazioni sindacali e la Rsu della Lones di Calvisano e di Isorella incontrando oggi il curatore fallimentare Ferruccio Gasparini. L’amministratore giudiziario ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori che la proprietà intende presentare domanda di “concordato fallimentare”. Al momento si registrano delle manifestazioni di interesse non ancora divenute offerte effettive: alcune mirano alla sola acquisizione del marchio Fly Flot, altre comprendono oltre all’acquisizione del marchio un interesse verso immobili, macchinari e parte dell’occupazione.

“Nelle prossime settimane – spiega Beppe Marchi, Segretario generale della Femca Cisl di Brescia – si potrebbe dunque arrivare ad uno snodo importante della vicenda Lones. L’auspicio è che la questione occupazionale, anche se non rappresenta la priorità nelle procedure fallimentari, lo diventi al momento nel quale il curatore e il comitato dei creditori dovranno valutare le offerte sul tavolo. La preoccupante situazione sociale e occupazionale che si va delineando nella Bassa bresciana impongono a tutti gli attori l’impegno a fare dell’occupazione la prima priorità”.

Le attuali commesse di lavoro – che attraverso un contratto di ramo di affitto alla società Leon Fly hanno permesso la prosecuzione dell’attività lavorativa per un centinaio di ex dipendenti Lones – potrebbero proseguire fino ai primi mesi del 2014 per la produzione della stagione primavera estate.

Nel frattempo è stato firmato al Ministero del Lavoro il decreto per la cassa integrazione straordinaria che riguarda gli attuali 335 dipendenti coinvolti nel fallimento dell’azienda e copre il periodo dal 28 febbraio 2013 al 27 febbraio 2014. Non si esclude ad oggi la possibilità di una ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali qualora si verifichino le condizioni per la prosecuzione, seppur parziale, dell’attività lavorativa.