Scuola, 11.825 assunzioni (211 a Brescia). Amministrativi, problema aperto
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Scuola, 11.825 assunzioni (211 a Brescia). Amministrativi, problema aperto

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Pubblicato il 21 Agosto 2013

assunzioni in ruolo nella scuolaIl ministero dell’Economia ha dato il via libera alle immissioni in ruolo di 11.268 docenti e 557 presidi vincitori dell’ultimo concorso a cattedra bandito lo scorso anno dopo 13 anni di attesa. Adesso la palla passa agli uffici periferici del ministero – gli ex Provveditorati agli studi, ora Ambiti territoriali provinciali – che in pochissimi giorni dovranno organizzarsi per assegnare le cattedre ai neoassunti.

 

LE ASSUNZIONI NEL BRESCIANO
Nella scuola dell’infanzia i docenti immessi in ruolo saranno 1.274 (188 in Lombardia e 14 a Brescia); nella scuola primaria le assunzioni in totale saranno 2.161 (in Lombardia 565, nel bresciano 65); nella secondaria di primo grado saranno coperti 2.919 posti (382 in Lombardia, 60 a Brescia); nelle superiori i nuovi docenti in ruolo saranno 3.136 (nella nostra regione 423, in ambito provinciale 42); 1.648 le nomine in ruolo per il sostegno (273 in Lombardia, 30 nel bresciano).
A completare il numero totale delle assunzioni ci sono quelle degli educatori dei convitti nazionali e docenti di scuole che col nuovo anno scolastico passano allo Stato

LA NOTA DELLA CISL SCUOLA – “L’autorizzazione ad assumere docenti e dirigenti – scrive la Segreteria nazionale della Cisl Scuola in un comunicato – segna una tappa importante nel percorso avviato con l’intesa che ha portato al piano triennale di assunzioni varato nel 2011. Con quelle di quest’anno, grazie a quell’intesa, le nomine in ruolo di docenti sono 62.300 e quelle del personale ATA (amministrativi, tecnici e ausiliari) 42.500, riducendo così l’area dell’impiego precario. Dare lavoro stabile a migliaia di persone è un fatto positivo, e lo è ancor più in un contesto difficile come quello che il paese sta vivendo, ma il beneficio che ne deriva riguarda in generale il sistema, che della stabilità ha bisogno per programmare e gestire al meglio la sua organizzazione del lavoro. Ecco perché diventa ora indispensabile far di tutto perché le operazioni di nomina si concludano al più presto, mettendo le scuole in condizione di avviare regolarmente la loro attività”.

ASSUNZIONI ATA E UN NUOVO PIANO TRIENNALE  – “Tuttavia – sottolinea la Cisl – la mancata autorizzazione all’assunzione di 3.500 ATA penalizza in modo ingiustificato un’area professionale indispensabile al funzionamento della scuola”. Queste assunzioni diventano dunque impegno immediato per l’organizzazione sindacale, insieme ad un “nuovo piano triennale per la copertura con contratti a tempo indeterminato di tutti i posti di cui la scuola ha bisogno per funzionare”. Come quelli degli insegnanti di sostegno “per i quali non si giustifica ormai più il permanere di una quota così alta di posti attivati solo in organico di fatto (circa trentasettemila) e coperti ogni anno con supplenze. Sono posti da consolidare a tutti gli effetti, in quanto rispondenti a un fabbisogno ampiamente certificato, con caratteristiche di stabilità se non addirittura di crescita. Se ne prenda finalmente atto e si assumano le decisioni conseguenti, nell’interesse dei lavoratori ma soprattutto per riaffermare l’integrazione e l’inclusione come fattori essenziali di qualità e valore della nostra scuola”.