Lavoro è democrazia. E’ lo slogan con cui Cgil Cisl e Uil tornano domani, sabato 22 giugno, a manifestare insieme. In piazza San Giovanni a Roma sono attese oltre centomila persone. Dalla Cisl di Brescia partiranno quattro pullman di lavoratori, operatori e dirigenti sindacali. Una cinquantina i cislini che raggiungeranno la capitale in treno, altrettanti quello che si sposteranno in auto.
Un’occasione di portata storica visto il particolare momento e il ritrovato spirito unitario dei sindacati confederali, per chiedere al Governo un repentino cambio di rotta, una vera sterzata “shock” per uscire dalla crisi economica rimettendo al centro delle scelte strategiche, politiche ed economiche, una cosa sola: il lavoro.
Il lavoro che non c’è e per troppe famiglie è diventato causa di disperazione. Il lavoro che si è perso e si vorrebbe ritrovare. Il lavoro che deve dare futuro ai giovani e non costringerli alla fuga. Tutta l’Italia sarà rappresentata: pensionati, donne, giovani, lavoratori di aziende che producono e di quelle in crisi, cassaintegrati, esodati. Perché è questo il Paese affacciato sull’orlo del baratro che chiede risposte e reclama provvedimenti che sappiano far ripartire quel motore inceppato che è la crescita.
“Quello che lanceremo domani – ha spiegato il Segretario confederale della Cisl Paolo Mezzio – sarà un segnale forte di unità dei sindacati e di portata storica. E’ importante riprendere quel percorso unitario sindacale che si era interrotto tempo fa su temi fondamentali per il Paese e per questo si riparte tutti insieme proprio da piazza San Giovanni: per dare il messaggio forte che senza un progetto condiviso di futuro solo il disagio potrà crescere. Il tema del lavoro in tutte le sue declinazioni come la democrazia, la libertà, la dignità, il lavoro che cambia, che manca, che non si trova: il sindacato sta mettendo al centro dell’attenzione del Paese e della politica tutto questo e su questo tema fondamentale occorre costruire un’idea di futuro unitario e condiviso”.
Organizzati 1400 pullman, 10 treni straordinari, 5 aerei di linea e 3 navi dalla Sardegna: due i cortei che partiranno da piazzale dei Partigiani e piazza della Repubblica per confluire a piazza San Giovanni, alle 11, per il comizio conclusivo. Sul palco, insieme ai segretari generali Camusso, Bonanni e Angeletti anche il segretario generale della Ces Bernadette Ségol.