Il tempo è scaduto. I pensionati bresciani chiedono equità e giustizia sociale
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Il tempo è scaduto. I pensionati bresciani chiedono equità e giustizia sociale

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Pubblicato il 6 Dicembre 2012

 

 

 

 

I Pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno potestato questa mattina per chiedere al Governo di intervenire per tutelare i redditi da pensione, per rilanciare welfare e sanità, per ridurre il peso del fisco e per affrontare la questione irrisolta della non autosufficienza. Lo hanno scandito questa mattina nel cortile del Broletto su cui affaccia la Prefettura di Brescia, massima rappresentanza dell’Esecutivo sul territorio.

Nessuna politica di rilancio sarà possibile – è stato detto ancora durante il presidio – ignorando la condizione degli anziani che sono il 20% della popolazione. Se si continuerà in questo modo non solo i consumi degli anziani si ridurranno ulteriormente rendendo più difficile per l’Italia uscire dalla recessione e dalla crisi, ma non potranno più svolgere quel ruolo sociale fondamentale di aiuto anche economico alle famiglie dei loro figli e nipoti, spesso disoccupati.

“È arrivato il momento – si legge nel volantino della manifestazione – che ci si sieda ad un tavolo e si risolvano i problemi che ogni pensionato è costretto a vivere quotidianamente per superare le difficoltà. Un fondo per la non autosufficienza, l’incremento del fondo per le politiche sociali, misure per contrastare la caduta del potere d’acquisto delle pensioni: sono tutte richieste che più volte abbiamo fatto al governo e sulle quali chiediamo ora delle risposte”.