Nessuna novità dall’incontro in Prefettura sulla vertenza dei lavoratori della Mac. Gli spazi di mediazione vanno riducendosi e le rigidità in campo – non solo quelle dell’azienda che ribadisce l’avvio delle procedure di mobilità, ma anche quella del blocco delle merci ai cancelli Iveco (in via Volturno si è nuovamente formata come un mese fa la coda dei camion, a cui viene impedito di entrare in fabbrica) – rischiano di soffocarli del tutto.
La Fim Cisl critica l’una e l’altra: “Spetta a Mac fare un passo – ha dichiarato Laura Valgiovio, Segretario generale dei metalmeccanici Cisl – non c´è alcuna urgenza di chiudere, si possono fare scelte diverse rispetto alla mobilità. Bisogna verificare con convinzione la possibilità di ricorrere ai contratti di solidarietà”. In questo ipotetico percorso il blocco dei camion agli ingressi Iveco non si configura come un incentivo a qualche apertura da parte dell’azienda. Il rischio è che possa ripetersi quanto già accaduto a metà ottobre, con i dipendenti Iveco «messi in libertà» dalla direzione dello stabilimento per l´impossibilità di rifornire le linee produttive.