“C’era una volta la Piccola Velocità…Sembra l’inizio di una bella fiaba invece è l’epilogo della nostra azienda, la Ussoli Rail Service, che operava all’interno dello scalo merci di via Dalmazia e che è stata boicottata dal fantomatico progetto di realizzazione di un polo logistico intermodale con scalo ferroviario”. Comincia così una delle Lettere al Direttore pubblicate questa mattina dal Giornale di Brescia, riportando l’attenzione sul fallimento del progetto Logistica Ideal Standard.
IL RUOLO DI FS LOGISTICA
Dieci le firme in calce alla lettera, quelle di Marco e Daniela Ussoli e di otto dipendenti dell’azienda. Abbiamo letto – scrivono – che il progetto è tramontato. “Non siamo sorpresi ma amareggiati, ci chiediamo se chi caldeggiava questo intervento sa che cosa si fa in uno scalo, glielo diciamo noi: si caricano e scaricano le merci dai vagoni ferroviari. Era il nostro lavoro. Nelle varie riunioni presso l’Aib abbiamo detto che l’intento di riqualificazione non aveva senso se FS logistica non intendeva sviluppare il trasporto di merci, bensì costruire capannoni da affittare. Sicuramente l’area poteva essere sviluppata, ma con uno scopo: fare trasporti su rotaia e non speculazione edilizia”.
DOMANDE SENZA RISPOSTA
Non meno amare le considerazioni espresse, sempre attraverso una lettera ai quotidiani locali, da Antonio Petrogalli, presidente degli autotrasportatori bresciani: “Come può Brescia fare a meno della Piccola Velocità e trasferire le merci sui treni degli scali intermodali di Verona e Segrate? Come può una delle province più produttive d´Italia non avere un polo logistico moderno ed attrezzato? E, soprattutto, perché il progetto è tramontato dopo che erano stati previsti già 18 milioni di euro di contributi erogati da alcune delle parti in causa?”.
“Ritengo che Provincia e Comune – continua la lettera – invece che praticare il solito scarica barile circa le responsabilità del naufragio del progetto, dovrebbero spiegare ai cittadini e soprattutto ai lavoratori come mai per tre anni si sia lavorato sull´area dell´ex Ideal Standard, siano stati individuati i fondi e poi gli stessi siano scomparsi. Perché la Regione Lombardia a marzo ha ritirato i 9 milioni di euro a cui si sarebbero aggiunti i 5 provenienti dalla Provincia ed i 4 di FS Logistica?”.
“Non vorrei – conclude Petrogalli – che la rinuncia alla realizzazione della Piccola Velocità sia una scelta voluta e non il frutto di una mancata intesa. Non vorrei che la mancata costruzione del polo logistico faccia da apripista ad un eventuale utilizzo diverso dell´area”.