A Palazzo Chigi Consiglio dei Ministri per il varo della “manovra Monti”
TORNA INDIETRO

A Palazzo Chigi Consiglio dei Ministri per il varo della “manovra Monti”

2 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 4 Dicembre 2011

Avrà inizio alle 16 il Consiglio dei Ministri convocato dal Presidente del Consiglio per il varo dei provvedimenti urgenti di risanamento economico. Questa mattina il Governo ha incontrato le parti sociali. Secondo quanto scrive l’agenzia Ansa …, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha detto che l’incontro è stato positivo e incoraggiante. “Tutti voi- ha detto Monti rivolgendosi a sindacati e imprenditori – avete osservato che nei nostri interventi c’è una parte non detta: quella fiscale. Su questo aspetto si misura il tasso di equità. Non lo abbiamo fatto solo per riservatezza, ma perché vi abbiamo voluto ascoltare così’ da orientare anche le nostre scelte. Credo che nella parte riguardante la famiglia e il prelievo sul lavoro troverete, nei provvedimenti, traccia di questa riunione”.

I CONTENUTRI DELLA MANOVRA
La manovra vale in tutto 24 miliardi al lordo della delega fiscale. Il premier ha ribadito che si tratterà di una manovra di “rigore, equità e sviluppò e che ci saranno interventi strutturali in diversi campi”.

Tre i punti sui quali interverrà l’insieme dei provvedimenti: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo. Monti ha annunciato che gli interventi sul mercato del lavoro arriveranno “più avanti” perché in questo settore è ‘”essenziale concertare”.

Il Governo cercherà di “alleviare il cuneo fiscale” sul lavoro. Monti ha detto che sarà intensificata la lotta all’evasione fiscale.

IL CAPITOLO PENSIONI
Il Governo ha inoltre previsto l’estensione del metodo contributivo pro rata per il calcolo della pensione per tutti, avrebbe detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero. Il Governo abolirà le finestre mobili per l’accesso alla pensione perché sono un “bizantinismo inutile”. E’ in arrivo invece una fascia di flessibilità per l’uscita verso la pensione con assegni più bassi per chi esce prima. La pensione di anzianità a qualsiasi età si raggiungerà a 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne, avrebbe aggiunto il MInistro. La convergenza tra uomini e donne per l’età di vecchiaia a 65 anni sarà raggiunta nel 2018.

L’adeguamento delle pensioni in essere all’inflazione sarà congelato per il 2012. La rivalutazione piena rispetto all’inflazione nel 2012 sarà prevista solo per le pensioni fino a 486 euro; una rivalutazione parziale è prevista per quelle tra 486 euro e 936 euro al mese.