Dopo l’ultima ondata di rincari, che ha portato la benzina ad oltre 1,60 euro al litro, la Cisl torna a chiedere con forza che il Parlamento discuta la proposta di legge di iniziativa popolare per la quale anche la Cisl ha raccolto decine di migliaia di firme. “Siamo pronti a consegnare ai Presidenti di Camera e Senato più di 600 mila firme raccolte in tutta Italia per la liberalizzazione del settore. – ha detto il leader della Cisl Raffaele Bonanni – Non è possibile continuare in questo modo, con le compagnie petrolifere che si ostinano indisturbate a fare cartello sui prezzi di benzina e gasolio senza alcuna concorrenza. E’ un salasso insostenibile per i lavoratori e le imprese. Quanto approvato con la recente manovra economica del Governo sulla distribuzione dei carburanti è solo uno specchietto per le allodole. Ben altro bisognerebbe fare per una vera concorrenza nel settore della distribuzione e della vendita della benzina. Il Governo aveva promesso che avrebbe sospeso le tasse sui carburanti quando il barile superava i 70 euro, ma invece ha aumentato le accise, con inevitabili ripercussioni sul livello di inflazione. Ora basta. Per questo noi chiediamo che il Parlamento discuta subito la nostra proposta di riforma del settore, che è l’unico modo per far diminuire i prezzi alla pompa, separando in maniera netta chi distribuisce la benzina dai grandi gruppi petroliferi”.
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Prezzi folli per benzina e gasolio. La Cisl: adesso basta
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 28 Luglio 2011