Intesa sul rinnovo contrattuale artigiani area chimica-ceramica
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Intesa sul rinnovo contrattuale artigiani area chimica-ceramica

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Pubblicato il 27 Luglio 2011

Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e i sindacati del settore Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilcem Uil hanno siglato l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale artigiani area chimica-ceramica (100.000 addetti in circa 40.000 imprese artigiane).Un’importante novità riguarda il fatto che dai due contratti nazionali di lavoro dell’artigianato relativi sia alle aziende dei settori della chimica, gomma-plastica, vetro e sia della ceramica, terracotta, gres, decorazione piastrelle, scaduti entrambi alla fine del 2008, è scaturita un’intesa unica per l’intera area chimica e ceramica. Il contratto unico, fanno notare Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilcem Uil, valorizza le specificità dei due settori, lasciando in questa fase inalterate le diversità relative ai minimi contrattuali.
Il contratto ha valenza triennale e scadrà il 31 dicembre 2012. L’intesa prevede un aumento medio mensile di 89,50 euro per il settore chimico, gomma-plastica, vetro, e di 84,50 euro per quello della ceramica, gres, terracotta, decorazione piastrelle (in entrambi i casi le decorrenze partono dal 1 settembre 2011). È prevista inoltre una “una tantum” di 150 euro per il settore chimico, gomma-plastica, vetro e di 100 euro per quello della ceramica, gres, terracotta e decorazione piastrelle.
Quattro in particolare le novità per la parte normativa: il potenziamento dell’Osservatorio di settore che promuoverà e monitorerà, passo dopo passo, la contrattazione regionale di secondo livello e le attività delle rappresentanze territoriali per la sicurezza; la conferma, non scontata in apertura del negoziato, del tetto del 15% relativo ai contratti a tempo determinato proprio per dare un colpo alla precarietà anche in questo difficile comparto; la costituzione – è la prima volta – di un Fondo integrativo sanitario che prevede l’estensione delle sue prestazioni, oltre ai lavoratori “a termine”, anche a quelli a tempo determinato di durata pari a 12 mesi; l’ampliamento del piano formativo settoriale con particolare riferimento ai temi inerenti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo un monte ore retribuito di 28 ore/anno. (ildiariodellavoro.it)