Fiom Cgil boicotta il voto sull’accordo Cacciamali. A rischio 164 posti di lavoro
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Fiom Cgil boicotta il voto sull’accordo Cacciamali. A rischio 164 posti di lavoro

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Pubblicato il 16 Aprile 2011

Il ritornello della Fiom Cgil è sempre lo stesso; non ci sono adeguate garanzie. In altre parole, per i metalmeccanici della Camera del Lavoro salvare 90 posti di lavoro (con l’impegno a sostenere i restanti 56 nella ricollocazione occupazionale) e avere certezza su un investimento per il rilancio strutturale della produzione, non basta. L’azienda in questione è la Cacciamali di Mairano, fallita e attualmente in affitto come ramo d’azienda alla Bus Crapenteria. Nell’assemblea dei lavoratori, riuniti questa mattina nella sala pubblica della frazione di Pievedizio, la Fiom ha imposto la sua linea: no alle proposte della nuova società; no all’ipotesi di intesa sostenuta dalla Fim Cisl; non alla richiesta della Fim di far votare i lavoratori. La Fiom Cgil ha sicuramente dimostrato di avere in pugno l’assemblea dei lavoratori, ma non ha fatto una sola proposta realmente praticabile per salvare i posti di lavoro.
“La prova muscolare della Fiom è solo apparentemente senza ombre – ha commentato a caldo Stefano Olivari della Segreteria della Fim Cisl di Brescia – Impedendo ai lavoratori di votare, la Fiom ha dimostrato in realtà di temere il giudizio dei lavoratori espresso nel segreto dell’urna. Noi eravamo pronti ad accettare qualsiasi decisione espressa dai lavoratori: la Fiom evidentemente no”.
Cosa succederà adesso? “Difficile dirlo – conclude Olivari – ma certo la Fiom Cgil si è assunta una responsabilità gravissima. La nuova società aveva detto che senza accordo sindacale avrebbe ritirato la sua offerta, per cui da domani non ci saranno più solo 56 lavoratori da ricollocare (accompagnati con tutti gli ammortizzatori sociali disponibili) secondo l’ipotesi di intesa che la Fim Cisl aveva sostenuto, il rischio è che ci siano 146 lavoratori della Cacciamali definitivamente a spasso, con l’aggiunta dei 18 della Bus Carpenteria che senza il traino del rilancio Cacciamali non riuscirebbe da sola a stare sul mercato”.