Il libro di Giuseppe Bertagna “Lavoro e formazione dei giovani” (Editrice La Scuola, Brescia, 2011) è lo spunto di un dibattito promosso dalla Fondazione Micheletti di Brescia e dal Centro di Ateneo per la Qualità dell’Apprendimento e dell’Isegnamento dell’Università di Bergamo. L’appuntamento è per mercoledì 23 marzo alle ore 17 nella sede della Fondazione in via Cairoli 9 a Brescia.
“L’Italia è un paese strano – scrive Bertagna, uno dei massimi esponenti di scuola e didattica del nostro paese – Ci sono quasi due milioni e mezzo di giovani dai 16 ai 34 anni che non studiano, non hanno un lavoro e nemmeno lo cercano. In compenso, esistono centinaia di migliaia di posti per lavori che nessuno vuole fare”.
“Il problema, dunque – argomenta l’autore – prima ancora che sociologico o di politiche dell’occupazione, è formativo e culturale. Perché accadono questi fenomeni? In quali paradigmi di pensiero si radicano? Perché il primo impiego dei nostri giovani, in media, è a 22 anni, mentre è tra i 15 e 18 anni negli altri paesi? Perché il lavoro e la fabbrica non sono considerati, nella nostra mentalità comune, una risorsa che, a certe condizioni, può essere preziosa per l’istruzione e la formazione delle nuove generazioni?”.
Attorno a queste domande e alle tesi sviluppate nel libro, ne discuteranno con l’autore: Sandro Fontana, Presidente della Fondazione Luigi Micheletti; Luciana Guaglianone, Associata di Diritto Sindacale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Brescia; Luciano Pedrazzani, Segretario della Camera del Lavoro; Enzo Torri, Segretario generale della Cisl; Angelo Zanelli, Segretario generale della Uil; Pier Paolo Poggio, direttore della Fondazione MusIL – Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia.
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Quando lavoro e formazione non s’incontrano
2 min per leggere questo articoloPubblicato il 22 Marzo 2011