Il quotidiano della Cisl “Conqiste del Lavoro” pubblica questa mattina un articolo sull’accordo sindacale per la Caffaro Chimica di via Milano che nei giorni scorsi, grazie all Femca Cisl e alle RSU dell’azienda, ha scongiurato la chiusura dell’attività produttiva. “Caffaro, i paradossi della rappresentanza” è i titolo del pezzo firmato dal Segretario generale della Femca Cisl di Brescia Beppe Marchi che è possibile scaricare dal link in fondo a questa notizia.
Contro l’accordo alla Caffaro si sono schierati la Filcem Cgil e la Uilcem Uil, nonostante il mandato a firmare l’intesa con la nuova proprietà giunto dal voto espresso a maggioranza dai lavoratori riuniti in assemblea. Curiosamente, Cgil e Uil sono state sconfessate dai loro stessi iscritti, visto che i delegati delle due sigle sindacali eletti nelle RSU hanno invece firmato l’accordo insieme alla Femca Cisl.
“La firma separata, a fronte di un chiaro mandato dell’assemblea e delle stesse RSU – scrive il Segretario della Femca Cisl nell’articolo pubblicato da “Conquiste del Lavoro” – sollecita una riflessione sul ruolo della rappresentanza delle organizzazioni sindacali. In primo luogo si pone il quesito se una organizzazione può eludere un mandato ricevuto in assemblea dalla maggioranza dei lavoratori. C’è da chiedersi come mai chi rivendica continuamente il diritto dei lavoratori a decidere attraverso il voto, quando l’esito di questo non è condiviso dalla stessa organizzazione, questa si sente in diritto di non assumerne il mandato. Che democrazia è mai questa? Questi episodi rafforzano la validità del nostro modello che prevede il diritto dell’organizzazione a concludere le trattative e sottoporne l’esito al giudizio degli organismi eletti e dei lavoratori”.