In Lombardia nel 2009 sono stati 52.221 i lavoratori licenziati, quasi il doppio di quelli dell’anno precedente (27.889). E’ quanto emerge dai dati riassuntivi sull’iscrizione alle liste di mobilità, elaborati dalla Cisl Lombardia . La situazione più grave riguarda le iscrizioni alle liste 236, riferite a lavoratori licenziati da imprese con meno di 16 dipendenti e che percepiscono esclusivamente l’indennità ordinaria di disoccupazione, quando ne hanno i requisiti. Gli iscritti nel 2009 sono 32.794, contro i 14.125 del 2008. Anche il rapporto tra iscritti nelle liste 236 e iscritti nelle liste 223, che comprendono lavoratori licenziati da imprese con più di 15 dipendenti che, prevalentemente, beneficiano dell’indennità di mobilità, è peggiorato a sfavore dei primi. Nel 2008 era pari a 1,03, nel 2009 è salito a 1,696. Si conferma che, nella crisi, i licenziamenti riguardano maggiormente i lavoratori delle piccole imprese. Questo rapporto, nei diversi mesi, è leggermente migliorato. Si passa, infatti, da 1,83 del primo trimestre, a 1,654 del 4°. Un miglioramento del trend (non dei numeri assoluti) da attribuirsi molto probabilmente al maggiore utilizzo della cassa in deroga anche nelle micro aziende. (www.lombardia.cisl.it)
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La crisi ha causato 52.000 licenziamenti nel 2009
< 1 min per leggere questo articoloPubblicato il 18 Gennaio 2010