Migliori dopo la crisi? La Femca a congresso
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Migliori dopo la crisi? La Femca a congresso

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Pubblicato il 20 Febbraio 2009

“Ho capito che il problema degli altri è uguale al mio. Venirne a capo insieme è politica. Farlo da soli è avarizia”. Cita don Milani il Segretario generale della Femca Cisl di Brescia, Francesco Saottini, per sintetizzare il messaggio che lunedì pomeriggio intende affidare alla relazione con cui aprirà il Congresso della sua categoria. Poco meno di 3000 iscritti in tre settori produttivi (tessile, abbigliamento, chimica-gomma), la Femca è forse la struttura sindacale che da più tempo, prima con la grande riconversione del tessile e poi con il progressivo disimpegno dalla chimica, affronta sitauzioni di crisi e di gestione dei processi innescati dalla globalizzazione.

“Qualche numero vale più tante parole – spiega Saottini –  Negli ultimi sette anni gli addetti del comparto abbigliamento sono passati da 8.893 a 6.810, quelli occupati nel comparo maglie e calze sono passati da 5.247 a 3.555, mentre gli addetti nella produzione delle calzature sono passati da 3.142 a 2.165 addetti”. Numeri da declino inarrestabile? “Sembrerebbe di sì, visto che la tendenza alla diminuzione delle imprese e degli addetti è iniziata in modo consistente nei primi  anni 90, quando si sono aperte le frontiere con l’est Europa e le imprese all’epoca hanno iniziato  a  delocalizzare alcune  fasi del ciclo produttivo. Per comprendere il fenomeno della delocalizzazione è sufficiente osservare che questo dato è pari al 50% della forza lavoro impegnata in tutta la nostra Provincia”. La Femca è dunque una categoria di frontiera, quasi di trincea. Ma è da questa esperienza che Saottini trae insegnamenti realistici per il presente: “La crisi può essere un’opportunità per ripensare il modello di sviluppo e il modo di pensare l’organizzazione sociale. Certo occorre ridurre i tempi della sua durata attraverso interventi pubblici e di sostegno agli investimenti e al consumo. Ma è altretanto sicuro che sulla base di una partecipazione allargata nella gestione dei problemi, che ci sono e che nell’immediato futuro ci si presenteranno ancora più grandi, la vocazione industraile del territorio bresciano potrebbe uscirne meglio definita e con maggiori potenzialità”.

L’avvio dei lavori congressuali della Femca Cisl di Brescia è previsto per le ore 15 di lunedì 23 febbraio. Il dibattito proseguirà nella giornata di martedì quando è anche prevista l’elezione del nuovo grupppo dirigente.