L’agro-alimentare bresciano è un settore produttivo che nel 2008 ha retto meglio di altri il contraccolpo della brusca frenata dell’economica internazionale. Le esportazioni hanno fatto registrare livelli di incremento importanti e nei diversi comparti del settore le aziende di maggiori dimensioni hanno migliorato il loro posizionamento sul mercato. Sul futuro pesa l’incognita della crisi. Ma dal Congresso della Fai Cisl, la federazione di categoria che associa i lavoratori dell’agro-alimentare bresciano, il segnale non è quello dell’attesa ma quello di rilancio d’impegno da parte di tutti. Lo ha detto chiaramente Oliviero Sora, il Segretario generale uscente della Fai Cisl aprendo questa mattina ad Erbusco i lavori congressuali: “Ci sono molte azioni che insieme, amministrazioni locali, associazioni del settore e sindacato, potrebbero fare per tutelare questo nostro patrimonio: creare una piattaforma logistica capace di concentrare, valorizzare e promuovere tutti i prodotti agricoli bresciani di qualità; favorire l’ingresso dei prodotti locali nelle grande distribuzione; sostenere le piccole realtà produttive collocate in territori svantaggiati anche in chiave di tutela del patrimonio culturale ed ambientale; riunire tutte le rappresentanze della filiera agro-alimentare ad un tavolo di concertazione per pianificare strategie ed azioni comuni; incentivare la collaborazione tra il settore agro-alimentare ed il settore turistico; sostenere l’industrializzazione e l’aggregazione delle aziende agricole per ottimizzare le economie di scala”.
Non un libro dei sogni, dunque, ma un programma di lavoro sul quale il sindacato degli addetti in agricoltura e nell’industria alimentare chiama a corresponsabilità imprese e parti istituzionali: “Credo sia doveroso un deciso cambio di passo nelle relazioni industriali – ha aggiunto Sora – per uscire dalle ritualità e dai tatticismi in cui talvolta queste relazioni finiscono, per cercare al più presto livelli più alti di dialogo e di confronto per fronteggiare la crisi al meglio delle nostre possibilità”.
Il Segretario della Fai non si nasconde le difficoltà, consapevole di alcuni problemi di dialogo nel settore addirittura clamorosi: “So che ai più può apparire incredibile – ha spiegato infatti – ma una nostra controparte importante come l’Associazione Provinciale Allevatori sta negando da sei anni il rinnovo del contratto integrativo. Un atto di miopia e di arroganza gravissimi. La riforma del sistema contrattuale potrebbe portare una soluzione: resta da vedere se e quando cambierà l’atteggiamento culturale dei responsabili di questa associazione”.
Sora ha poi sottolineato la necessità, parlando delle sfide che attendono la rappresentanza del mondo del lavoro, di “recuperare autenticità, entusiasmo, voglia di mettersi al servizio degli altri, soprattutto di chi ne ha maggiormente bisogno, che si tratti di un diritto da far valere, di una consulenza, di un consiglio, di un gesto concreto, di qualche segno di fraternità”. Non a caso l’impegno della Fai Cisl per il prossimo quadriennio sarà soprattutto quello di moltiplicare le occasioni di confronto, aumentare e qualificare la consulenza e i servizi per i lavoratori.
Parlando dell’Europa il Segretario generale della Fai ha ricordato che occorre a quel livello un supplemento di impegno, mettendo in evidenza i problemi della Politica Agricola Comunitaria dopo l’allargamento a 27 dell’Unione Europea. Riferendosi alla realtà provinciale ha parlato poi del buon risultato ottenuto con il Contratto Provinciale di lavoro per gli addetti in agricoltura
Particolarmente significativo l’inserimento nella relazione congressuale del contributo del prof. Gabriele Canali, docente di economia ambientale dell’Università Cattolica, che ha proposto un check up del sistema agro-alimetare rimarcando il ruolo della produzione di qualità per lo sviluppo del settore, ponendo la questione di un utilizzo del territorio bresciano che prescinde dalla possibilità di dare sbocchi all’agricoltura, e invitando alla sperimentazione tecnologica sulla trasformazione dei liquami per dare sostenibilità ambientale ad una attività locale importante come quella suinicola.
Concludendo la relazione Sora ha ricordato la forte presenza (quasi il 25% del totale) dei lavoratori stranieri nel settore, protagonisti di una immigrazione stabile, radicata e fortemente integrata.
Le ultime battute sono state di ringraziamento e di saluto ai delegati e agli operatori della Categoria: per Oliviero Sora quello del Congresso è stato l’ultimo atto di 21 anni di attività sindacale a Brescia, la sua esperienza continua ora a livello regionale dove è stato eletto nella Segreteria della Fai Cisl Lombardia.
Al termine di un dibattito che ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti di tutte le associazioni bresciane degli imprenditori agricoli, i delegati partecipanti al Congresso hanno nominato il nuovo Direttivo che a sua volta ha eletto Daniele Cavalleri nuovo Segretario generale; completano la Segreteria Roberto Ortolani e Roberta Dalola.
Trentasette anni, diplomato in agrotecnica all’Istituto “Dandolo” di Bagnano, Cavalleri ha lavorato per diversi anni in due delle più importanti aziende vitivinicole della Franciacorta; delegato sindacale dal 1996 è entrato nella Segreteria della Fai Cisl nel 2001. L’elezione odierna ne fa uno dei più giovani Segretari generali di categoria della Cisl.