Pensionati: accordo in regione sulle case di riposo
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Pensionati: accordo in regione sulle case di riposo

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Pubblicato il 24 Gennaio 2008

Gli anziani in stato vegetativo ospiti delle case di riposo saranno totalmente a carico del servizio sanitario regionale. Le famiglie, inoltre, potranno chiedere il rimborso di quanto pagato a partire dal 2 agosto 2007. È quanto prevede l’accordo siglato dai sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil della Lombardia e l’assessore regionale alla Famiglia, Giancarlo Abelli, nel quale si specifica che “l’assessorato, dopo aver acquisito le diagnosi differenziali sugli stati vegetativi procederà al rimborso retroattivo delle quote a carico delle famiglie o agli enti locali”. La Regione, inoltre, ha sottoscritto la disponibilità ad aumentare mediamente del 2% il contributo a suo carico per le rette delle case di riposo e si è impegnata a discutere con i sindacati gli interventi da attuare nella ripartizione degli oltre 14 milioni di euro destinati alla Lombardia dal fondo nazionale per la non autosufficienza.

“L’accordo è complessivamente positivo – ha commentato Attilio Rimoldi, segretario generale della Fnp Cisl Lombardia – certo però il contributo regionale alla spesa delle famiglie per le case di riposo è ancora insufficiente: con l’aumento deciso oggi, pari a circa 1 euro al giorno, supera di poco il 46% della retta. Entro la prima metà di febbraio avremo un nuovo incontro per approfondire i contenuti della delibera e verificheremo se ci sarà una disponibilità maggiore. Quanto alla non autosufficienza nonostante i 14 milioni di euro del fondo nazionale resta aperta la nostra richiesta di costituire un fondo regionale integrativo”. L’accordo, inoltre, stabilisce che per concorrere all’assegnazione del premio di qualità, le case di riposo dovranno applicare rette non superiori alla media provinciale. “In questo modo – ha spiegato ancora Rimoldi – si favoriscono le case di riposo che oltre ad un’elevata qualità del servizio assicurano anche rette contenute: un incentivo per le altre a fare lo stesso”. Infine, si

è confermata l’intenzione di istituire un osservatorio regionale permanente, dove Regione, sindacati ed enti locali potranno analizzare la condizione degli anziani, valutare gli interventi in atto e studiare interventi futuri. (www.lombardia.cisl.it)