A sostegno delle trattative per il rinnovo contrattuale. È questa la motivazione dello sciopero nazionale di 4 ore dei lavoratori metalmeccanici proclamato per martedì 30 ottobre da Fim, Fiom e Uilm.
Sulla trattativa – un nuovo incontro tra Sindacati e Fedemeccanica è in corso nella sede romana di Confindustria – pesa la decisione unilaterale annunciata dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, di inserire in busta paga un anticipo sul futuro aumento contrattuale.
“Il gesto della Fiat è un atto ostile verso il sindacato – ha commentato Giorgio Caprioli, Segretario generale dei metalmeccanici della Cisl – la Fiat deve impegnarsi al tavolo di trattativa per spingere Federmeccanica ad aprire alle richieste sindacali, a partire dalle parti normative che hanno un peso significativo nell’economia della piattaforma. La decisione dell’amministratore delegato del maggior gruppo industriale italiano rischia invece di spostare l’attenzione solo sulla parte salariale e questo per noi è inaccettabile. Altrettanto inaccettabile è l’implicito tentativo di convincere i lavoratori della Fiat a non partecipare allo sciopero nazionale del 30 ottobre per il rinnovo del contratto, che sono convinto non andrà a buon fine”.