Se ci costringeranno a farlo, devono sapere che siamo pronti a forme di protesta estrema, non esclusa quella dei blocchi stradali, a quanto pare l’unico linguaggio capace di riscuotere l’attenzione che una vertenza come la nostra non è ancora riuscita ad ottenere, e questo solo per il senso di responsabilità dei lavoratori.
Con questa premessa i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil della sanità privata daranno vita mercoledì 14 giugno ad un presidio di fronte alla Clinica Città di Brescia. Il nodo irrisolto che contrappone le rappresentanze dei lavoratori alle associazioni che raggruppano le proprietà delle strutture sanitarie private, è ancora il contratto.
Un contratto scaduto da 30 mesi che la sanità privata non è intenzionata a rinnovare fino a quando non otterrà più soldi dalle istituzioni pubbliche.
Un ricatto vergognoso e un limpido esempio della imprenditoria privata nella sanità che vuole continuare a privatizzare i profitti per scaricare i costi sui bilanci pubblici.