In vista dello sciopero generale che il mese prossimo porterà i 4000 lavoratori bresciani delle strutture sanitarie private ad incrociare le braccia, i Sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil continuano le iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento rivolte soprattutto ai cittadini.
Quando si parla di sanità privata si intendono, nella nostra realtà, strutture sanitarie come Fatebenefratelli, Poliambulanza, Domus, Villa Salute, Casa Moro, Città di Brescia, Clinica Sant’Anna e Clinica San Camillo per quanto riguarda la città; e poi Clinica San Rocco a Ome, Villa Gemma a Fasano, Casa di Riposo di Capriano e Le Rondini di Lumezzane.
Ai cittadini bresciani i lavoratori della sanità privata propongono la firma di una petizione indirizzata al Governo nazionale e alle istituzioni locali perchè si facciano parte attiva di una vertenza che, nonostante siano ormai passati quasi tre anni dalla scadenza del contratto nazionale di lavoro, non porta ad alcun positivo risultato. Le Organizzazioni sindacali chiedono una svolta di metodo e di merito alle Associazioni che rappresentano le proprietà delle strutture sanitarie private: per i lavoratori (che in ragione del mancato rinnovo contrattuale hanno avuto in busta paga una indennità media di 15 euro) il contratto è infatti il solo strumento che tutela il potere d’acquisto delle retribuzioni.
Lo sforzo del Sindacato è quello di spiegare chiaramente ai cittadini di chi sono le responsabilità dei disagi derivanti dallo sciopero generale e chiedono solidarietà e comprensione per i lavoratori.